ALLA PANORAMICA

Integrare le nuove collaboratrici nello studio

Yvonne Stalder
iStock: Paperkites
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Nei primi giorni o nelle prime settimane di lavoro di una nuova collaboratrice è necessario aiutarla a integrarsi nel migliore dei modi nel team. In questo modo, la nuova arrivata si troverà più velocemente a proprio agio all’interno del team, il che contribuirà a farla sentire più motivata e quindi più produttiva sul lavoro. Purtroppo, anche se questo approccio sarebbe vantaggioso per tutti, spesso questa prima fase di inserimento viene trascurata.

Spesso, all’inizio, le nuove collaboratrici vengono abbandonate a se stesse. Così facendo, però, si perde tempo prezioso perché poi ci metteranno molto più tempo ad abituarsi alle procedure. Inoltre, con questo sistema aumentano gli errori evitabili, il tutto a danno della qualità del lavoro.

Tutto ciò si potrebbe evitare. Sfruttando al meglio la fase iniziale del rapporto di lavoro, entrambe le parti ne traggono vantaggio. Se la collaborazione è gradevole sin dal primo momento, la nuova arrivata si sentirà benvenuta e apprezzata e molto presto svolgerà alla perfezione tutti i compiti che le saranno assegnati. Inoltre, se sarà a suo agio all’interno del team dello studio, prolungherà il più possibile la sua collaborazione, il che farà risparmiare allo studio tempo, nervi e anche denaro, dato che non occorrerà trovare a breve una nuova collaboratrice.

Tre passi per inserire al meglio una nuova collaboratrice

1. Darle un caloroso benvenuto: si tratta di un piccolo gesto di grande effetto. Il primo giorno di lavoro il titolare dello studio dovrebbe dare personalmente e in modo ufficiale il benvenuto alla nuova collaboratrice. Non è solo una questione di stile, in tal modo si sottolinea l’importanza del suo ruolo all’interno dello studio. Durante il breve discorso di benvenuto bisognerà inoltre presentarle tutte le persone che fanno parte del team, indicandone il nome, il ruolo e la funzione.

2. Procedura e compiti: dopo l’accoglienza, inizia la fase di integrazione nel team, che deve essere completa e ben strutturata. Con l’aiuto di una scheda di controllo è possibile procedere in modo sistematico, senza rischiare di dimenticare aspetti importanti. Nella scheda vengono spiegati i compiti esatti della nuova collaboratrice, le varie procedure di lavoro, gli strumenti di lavoro, ed elencati i vari interlocutori e le informazioni più importanti.

3. Mentoring: persino una collaboratrice con un’ottima formazione e molta esperienza deve poter conoscere le specificità e le procedure di un nuovo studio. A tale scopo, le serve una mentore alla quale rivolgersi in caso di domande. Incontrando regolarmente la nuova collega, la mentore potrà rispondere alle sue domande, controllare come ha svolto i compiti assegnati e lodare i suoi progressi.

Il successo (o il fallimento) della fase di integrazione nel team della nuova collaboratrice dipendono dall’impostazione dei primi giorni di lavoro. Dedicate tempo a sufficienza alla fase iniziale della collaborazione. L’esperienza dimostra che ne vale la pena.


Lettura consigliata: trovate ulteriori informazioni su questo tema e una scheda di controllo dettagliata nel libro «Unternehmen Zahnarztpraxis – die Bausteine des Erfolgs» di Francesco Tafuro e Nicole Franzen, casa editrice Springer (disponibile solo in tedesco).

Unternehmen Zahnarztpraxis